martedì 24 febbraio 2015

The Legend of Zelda - Majora's Mask 3D: un salto negli incubi del passato.


La Nintendo è furba, il 13 febbraio ha fatto uscire la sua nuova versione della console portatile ed il remake di uno dei titoli più chiacchierati fra quelli della saga di Zelda: il tetro e anticonvenzionale Majora's Mask.
Il giorno dopo, San Valentino, entrambi erano nelle mie mani, insieme a Hyrule Historia, la bibbia degli amanti di Zelda. Non si può dire che il Togna non sappia come trattare una donna!

Lo ammetto, nel 2000 avevo già giocato a questo controverso capolavoro, ma vuoi un po' perché il titolo era in inglese ad alcune sotto trame erano troppo difficili da capire per il mio grado di istruzione, vuoi un po' perché la prima volta che è apparso questa statua qui a sinistra sono rimasta traumatizzata, è uno dei pochi videogiochi che ho abbandonato senza vederne il finale. Negli ultimi anni ho sempre cercato di rigiocarci ma il prezzo su virtual console era sempre molto alto e non mi andava di giocarci su emulatore. L'anno scorso, la notizia di un remake per 3DS mi ha fatto gongolare: grafica migliorata, sistema di salvataggio meno frustrante (uno dei problemi principali del primo titolo a mio parere) e traduzione in italiano, non potevo sperare di meglio!

Ho da poco ottenuto l'ultima maschera e sconfitto il boss finale, e non posso che dire: mi pento di non averlo finito quando avevo 14 anni e i miei sogni venivano turbati dalle anime dei morti di questo gioco, ma comunque sono contenta di aver comprato questo remake, così curato che non fa sentire affatto la nostalgia dell'originale!

Parliamo però del concept genera: Link, dopo aver salvato in modo rocambolesco Hyrule dalle grinfie di Ganondorf (Ocarina of Time), si mette alla ricerca della sua fatina Navi, che lo lascia da solo proprio nel finale. Il gioco si apre con Link che vaga per i boschi perduti, quando incontra lo Skull Kid, che lo scippa dell'Ocarina, gli ruba il cavallo, lo trasforma in un Cespuglio Deku e se ne va, così, in simpatia.

Purtroppo per lei, anche una delle sue due fatine rimane indietro, Talt, che prima faceva la bulla ma ora che è fregata decide di allearsi con Link per ricongiungersi con la sua sorella.

Link rincorre lo Skull Kid, ma nel farlo cade in una voragine (qualcuno ha detto "Alice nel paese delle meraviglie?) che lo trasporta in una nuova dimensione, un universo parallelo di Hyrule, popolato da personaggi identici a quelli già visti in Ocarina of Time, ma diversi.

L'anello di congiunzione fra queste due realtà sembra essere il venditore di Maschere, che rivela a Link di essere stato a sua volta derubato dallo Skull Kid, il quale ha con se una potentissima maschera dai poteri oscuri: La Maschera di Majora. Nel frattempo, come se non bastasse, la Luna sta lentamente e inesorabilmente cadendo sulla landa dal nome non proprio propiziatorio: Termina.

Link ha tre giorni per:
-recuperare la sua ocarina
-ritrovare il suo cavallo
-liberare da varie ed eventuali maledizioni le popolazioni di Termina
-fermare la luna
-recuperare la maschera di Majora
-risolvere i problemi delle persone per farsi regalare nuove maschere

Impegnativo, non vi pare?
Nessuna principessa da salvare, nessuna triforza, nessun Ganondorf, solo una Luna dalla faccia inquietante e il timer che scorre.

Ricordati che devi morire.

Personalmente, sono una grande fan di titoli classici di Zelda, ma questo nella sua particolarità non può che rapire. Non importa se i doungen sono solo 4, se non ci sono i personaggi principali della saga, se il tempo scorre troppo in fretta. Tutto è così vivo, dinamico, sensato (nello scorrere dei tre giorni i personaggi compiono azioni e sviluppano storie personali molto più ricche rispetto a Ocarina of Time, dove avevamo come variante solo l'alternanza giorno-notte) che non potrete che amare i cittadini di Cronopoli e tentare di renderli felici
Per quanto riguarda gli oggetti, le maschere sono sicuramente la novità più interessante (sebbene fossero presenti anche in Ocarina of Time, ma con meno importanza), in particolare la possibilità di assumere l'aspetto e le abilità delle tre razze principali della saga (Deku, Zora e Goron) arricchisce moltissimo il gameplay, anche se spesso risulta noioso dover interrompere l'azione per indossare una maschera.



In generale, è un bellissimo gioco, molto cupo, angosciante in alcuni punti, e forse il finale lascia un po' l'amaro in bocca... ma forse è proprio questo che lo rende così intrigante.

Di sicuro non è il mio Zelda preferito, ma rimarrà uno di quelli che ricorderò con più trasporto.

voto: 4.5 su 5!

mercoledì 21 gennaio 2015

Nuova rubrica: Recensioni ludiche.


Ero qui che pensavo a cosa potrei scrivere di nuovo sul blog, dato che ultimamente è tutto un pippone su come sta andando la mia vita e c'è poca roba davvero interessante. Così ho deciso che da quest'anno questo diventerà un blog su "di tutto un po'", dato il mio alto numero di hobbies e passatempi, ho deciso di riempirlo di recensioni amatoriali di videogiochi, film, libri, giochi in scatola e tutto ciò che avrò voglia di consigliarvi e condividere con la rete.

Inauguriamo questo nuovo intento con il titolo che si è rivelato "l'anima della festa" di fine 2014/inizio 2015:

SUPER SMASH BROS WIIU



Okey, da dove parto?
Super Smash Bros per me è una istituzione, un must have di ogni console Nintendo, uno di quei titoli che attendo con trepidazione fin dai primi rumors e che divoro con passione appena usciti. Insieme a Mario Kart è IL MULTIPLAYER per eccellenza di casa Nintendo, con buona pace di Mario Party e Wii Sport vari.

Super Smash Bros si è sempre distinto da tutti gli altri picchiaduro sul mercato per le sue meccaniche profondamente innovative: lo scopo non è quello di azzerare la barra dei pf dell'avversario, ma buttarlo fuori dal ring. Ogni colpo portato a segno aumenta la possibilità che il vostro nemico venga scaraventato lontano, assegnandovi la vittoria. Il controllo è semplice, non ci sono combinazioni di tasti stile Haduken, ma basta la pressione di un tasto insieme a quello direzionale e si ha il pieno controllo di tutte le possibili mosse del personaggio. Questo comporta una immersione immediata nell'azione frenetica del gioco, che viene arricchita grazie all'enorme quantità di varianti da personaggio a personaggio e dalla presenza di una infinità di oggetti, assistenti e pokemon.

Il gioco risulta quindi coinvolgente, caotico e sorprendente in ogni singola partita!

Un'altra particolarità di questo gioco è  la sua immensità. Le modalità di gioco, le missioni, i personaggi da sbloccare, gli scenari, la modalità online e le possibili combinazioni di mischia lo rendono un titolo assolutamente longevo e capace di regalarvi innumerevoli ore di divertimento con i vostri amici.

Cosa ha di nuovo questo titolo?
La mischia a 8: una buona idea, da perfezionare la resa. Questa modalità può essere giocata in un numero limitato di scenari, alcuni talmente vasti e dispersivi da rendere impossibile la lotta.

I combattenti Mii sono la novità che più mi è piaciuta, è davvero divertente poter giocare con il proprio alter ego e picchiare i propri amici, e sono davvero molto carini i 3 stili di combattimento messi a disposizione: pistoliere, spadaccino e lottatore. Se aggiungiamo che è possibile collezionare accessori ed abiti per il vostro mii e che le mosse sono personalizzabili, capirete quanto questa chicca sia stuzzicante! Mi auguro che Nintendo rilasci delle DLC con nuovi stili ed accessori per i combattenti mii!

Non ci sono molte altre novità, ma tutto ci che era stato fatto fino ad ora è stato migliorato, perfezionato, e portato al massimo livello. Questo è di sicuro il SSB migliore di sempre, punto.


Cosa manca?
Forse una modalità single player che valga davvero la pena giocare, come nel titolo per Wii. Ma... chissenefrega!

Voto: 4.5/5 

lunedì 19 gennaio 2015

Ripartire in dolcezza.

Martedì ho sostenuto l'esame finale del corso OSS, passata, anche questo percorso, per ora, è finito. Il giorno dopo, avevo 37.5 di febbre e da allora non sono ancora riuscita a riprendermi del tutto, ma va bene, no problema!
Oggi finalmente posso dire di stare quasi bene, e non vedo l'ora di fare un giro delle pasticcerie convenzionate con l'accademia chef per decidere dove fare il tirocini! Voglio far partire questo anno in dolcezza, cercando di esaudire un mio piccolo sogno, e chissà, magari nel frattempo riesco a trovare anche qualche lavoretto grazie al mio nuovo attestato.

Ogni tanto mi guardo indietro e vedo la mia vita piena di meravigliosi errori, che mi hanno aiutata a diventare un po' la persona che sono ora. Una persona felice, nonostante la crisi, nonostante il paese in cui vive, nonostante l'età. La vita scorre piacevole qui, sul mio divano rosso, ed il futuro oggi ci fa un po' meno paura.

venerdì 9 gennaio 2015

Post post letargo

E' stato un inverno lungo e noioso, lo ammetto.
L'impresa dei 100 giorni felici si è conclusa con una bella infiammazione al dente del giudizio, da lì un po' di scazzo generale e il tirocinio in ospedale mi hanno tenuta lontana dai passatempi, ma nel complesso è andato tutto bene e fa pochi giorni (mercoledì) ho l'esame finiale del corso, finalmente questa avvenutra si conclude!
Guardandomi indietro, direi che ho fatto la scelte giuste... speriamo che portino a qualcosa di buono!

Il 2014 si è concluso in bellezza, con un capodanno molto divertente e movimentato passato insieme ai miei amici toscani e piemontesi.

Purtroppo il 2015 si è aperto come tutti abbiamo visto, ma mi sono ripromessa di non parlare di certe cose su questo blog, prima di tutto per rispetto e in secondo luogo perché quando scrivo qui, voglio che sia soprattutto per farmi dimenticare ed esorcizzare i dispiaceri della vita.

Ho deciso da quest'anno di riprendere in mano il mio angolino del web e scrivere di più, già che ho anche ripartato il mio portatile ed ho voglia di usarlo!

Il mio intento? Più ricette, più film, più libri, più foto... mi piacerebbe riuscire a fare tutto questo con costanza, ma la costanza non è proprio il mio forte purtroppo!

mercoledì 24 settembre 2014

100 giorni felici di fila.

E' la nuova sfida di internet, forse ne avrete già sentito parlare, consiste nel provare ad essere felice per 100 giorni di fila e documentare i risultati attraverso fotografie esplicative.
Ho pensato: beh, sicuramente non arriverò in fondo, ma fosse anche che grazie a questa cosa faccio... che ne so... una settimana di fila felice, ne sarà valsa la pena!

Quindi, io ci provo!

Se volete aderire anche voi, questo è il link:

100happydays

Se volete seguire la mia impresa, trovate la pagina dedicata nella barra in alto ↑

Ed ora, pubblicità!

Un post veloce per parlarvi di una iniziativa molto bella, di cui sono venuta a conoscenza da poco e a cui aderirò molto presto. Ovvero, una mappa con tutte le volenterose persone disposte a regalarvi parte del loro lievito madre: (cliccate sull'immagine)

comunità del cibo

Se siete interessati ad intraprendere questa avventura, ma non avete voglia di dedicare 15 giorni alla preparazione del lievito madre, questa è la soluzione per voi!
E mi raccomando, quando sarete abbastanza esperti nei rinfreschi, aderite all'iniziativa e donate, donate donate!!

mercoledì 17 settembre 2014

International food #04: Galette


 Ah, l'amour!
Ah, le Galette!



Le Galette, dette anche "crepes salate", sono un piatto tipico del nord della Francia di cui mi sono recentemente innamorata. Differentemente dalla loro controparte dolce, le galette vengono fatte con il grano saraceno e possono essere farcite con ogni tipo di leccornia. La più tradizionale, chiamata "la completa", viene servita con formaggio, crema francese (una specie di panna acida), prosciutto cotto e uovo al tegamino. Deliziose!

Ecco la ricetta:

Ingredienti per 10/12 galette:

  • 2 uova
  • 250 ml di latte
  • 180 gr di farina di grano saraceno
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 250 ml di acqua
  • 100 gr di farina 00
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
  • burro per ungere la padella
Procedimento:

Prima di tutto, unite le due farine al sale (io ci metto anche un pizzichino di zucchero) mescolandole accuratamente, poi unite a filo l'acqua, il latte, l'uovo leggermente sbattuto e l'olio, facendo attenzione a non formare grumi. Una volta ottenuto un composto omogeneo, coprite la ciotola con pellicola trasparente e mettete a riposare in frigo per due orette.
E' il momento di sbizzarirvi per quanto riguarda il ripieno, personalmente io ho provato a metterci formaggio emmental, patate bollite tagliate a cubetti, salumi a piacere e uovo al tegamino: una bomba! (Si, anche calorica)

Una volta scelto cosa infilarci, è il momento di cuocere le nostre galette, per farlo vi basterà imburrare una teglia molto capiente e versare un mestolo di composto, facendolo scorrere velocemente su tutta la superficie in modo che risulti molto sottile. Lasciatela dorare per un minutino e giratela, una volta pronta fatela scivolare su un piatto e date sfogo alla vostra fantasia!